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Aprile 11, 2020

Coronavirus, Fedez contro Codacons

È incredibile che anche in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo oggi, bisogna sentire parlare di polemiche sulle raccolte fondi per il coronavirus.

I protagonisti di questa storia sono Fedez, Codacons e Salvo Sottile.

Tutto è nato quando Fedez insieme alla moglie Chiara Ferragni hanno avviato una raccolta fondi per il coronavirus sul sito GoFundMe che è una piattaforma che permette di finanziare diversi progetti.

Dalle stories di Fedez è venuto fuori che il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha aperto un’indagine sulla raccolta fondi lanciata da lui e da sua moglie. Il Codacons ha chiesto all’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) di esaminare il sito GoFundMe dove la coppia sta raccogliendo fondi.

Fedez ha detto che l’intenzione del Codacons è quella di fermare tutte le raccolte fondi private e aggiunge che lui è allibito e che qualcuno li deve fermare.

Inoltre dice che sul sito ufficiale del Codacons è stata avviata una campagna per raccogliere fondi contro il coronavirus e sostiene che i soldi vanno a finire nelle loro casse. Li accusa di non tutelare i consumatori, ingannandoli e appropriandosi a loro insaputa dei soldi che hanno versato per la campagna.
Fedez sul suo profilo Instagram pubblica dei video dove accusa il Codacons di truffare i consumatori tramite un banner che invece di raccogliere fondi contro il coronavirus se ne appropriano loro. Si chiede perché non è intervenuto ancora qualcuno a fermare tutto questo.

Il Codacons replica dicendo che le accuse sono infondate. A parlare è il presidente del Codacons Carlo Rienzi: “Intanto dobbiamo ringraziare questo signore, che credo sia un cantante, ma non ne sono certo, perché stiamo ricevendo moltissime donazioni da tanti che non sapevano si potesse fare ed ora grazie a lui lo sanno”.
Continua dicendo che: “Fedez non ha capito niente, noi raccogliamo fondi per le denunce, diffide, ricorsi in questo momento di emergenza. Sono già 42 le cose fatte e sì, sono fondi a sostegno del Codacons, ma per l’emergenza Coronavirus”.

Da anche una spiegazione sull’accusa di volere bloccare le raccolte fondi private dicendo che: ”Ma quando mai. Noi abbiamo chiesto con un atto formale al governo che i soldi siano versati direttamente sul conto della Protezione Civile, perché almeno è un ente pubblico, e non si rischia che i privati non le destinino a chi devono…Le percentuali che rimangono al privato tra l’altro sono elevatissime: oltre ad un 2,9% di costi di incasso, c’è anche un sistema che individua una percentuale, indicata in una piccolissima postilla che può essere modificata ma quasi nessuno legge, che regala il 10% al privato”.
Inoltre aggiunge dei commenti che riguardano direttamente la coppia Fedez e Ferragni: “Del resto stiamo parlando di gente che passa la vita dentro un armadio o in alberghi di lusso, vendono l’immagine di un bambino di due anni contro tutte le norme internazionali a tutela del fanciullo e che si vende l’acqua della fontana a 9 euro al litro: non mi sembra ci sia altro da aggiungere”.

In questa polemica viene coinvolto anche Salvo Sottile, giornalista, conduttore televisivo e scrittore a causa di un suo twitter dove posta le accuse di Fedez contro il Codacons prendendo le sue difese.

L’associazione non ha gradito e in riferimento a questo ha dichiarato che: “Salvo Sottile nella foga di attaccare ieri il Codacons, ha preso le difese di Fedez senza dare spazio alle replica fornita dall’associazione al rapper, e ha ricordato come il Codacons non sia mai invitato a “Mi manda Raitre”; un vero e proprio autogol perché di fatto conferma le discriminazioni compiute dalla sua trasmissione ai danni dell’associazione, e le violazioni delle regole del pluralismo cui la Rai deve attenersi. Ora Salvo Sottile è stato denunciato in Procura per abuso d’ufficio, e nei suoi confronti è partita una istanza al CdA Rai e alla Commissione di vigilanza perché siano adottati i provvedimenti del caso”.
Inoltre hanno aggiunto che: ”Ai vertici Rai l’associazione chiede infine di dare spazio, all’interno di Mi manda Raitre, alle tante azioni legali avviate nelle ultime settimane dal Codacons in tema di coronavirus, e di poter partecipare alla puntata di lunedì (durante la quale Salvo Sottile parlerà del Codacons, come da lui stesso anticipato su Twitter) anche perché l’assenza dell’associazione violerebbe le più basilari norme sull’informazione e costituirebbe uso privato del servizio pubblico in violazione dell’art 323 codice penale”.

Fatto sta che questa polemica tra Fedez e il Codacons è finita al vaglio del Governo e del Parlamento.

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