ATRESIA COANALE: NOSTRA ESPERIENZA DAL 1985 AD OGGI
M.Sari, C.Cutrone, B.Pedruzzi, G.Tava, T.Volo, S.Narne, A.Martini (Clinica ORL - Padova)
L’atresia coanale è una malformazione congenita rara che può essere associata o meno ad altre malformazioni. Si può presentare come unilaterale o bilaterale.
L’atresia coanale bilaterale costituisce un’emergenza in ambito neonatologico. Dal punto di vista istologico si può classificare come: ossea, membranosa o mista (ossea-membranosa).
Nel sospetto clinico di atresia coanale sono fondamentali dal punto di vista diagnostico l’esame endoscopico, l’esame radiologico TC senza mezzo di contrasto, per definire la natura della malformazione stessa e la presenza di malformazioni associate.
Nel nostro studio abbiamo rianalizzato la casistica raccolta dalla nostra struttura dal 1985 ad oggi. Sono stati trattati per atresia coanale 101 pazienti, 58 femmine e 43 maschi, di età tra 1 giorno e 11 mesi. In tutti i casi i pazienti sono stati sottoposti a videoendoscopia nasale, nel 67% dei casi la malformazione era bilaterale. All’esame TC è stata riscontrata un’atresia di tipo osseo nel 29,2% dei casi, di tipo misto (membranoso-osseo) nel restante 70,8%. Nel 23,2% dei casi i pazienti presentavano altre anomalie associate.
Tutti i pazienti sono stati trattati con un approccio trans-nasale in anestesia generale e sotto controllo videoendoscopico.
Il trattamento è consistito in un approccio chirurgico, posizionamento di stent coanali ed eventuali successive dilatazioni. In alcuni casi per stabilizzare la pervietà coanale ci siamo avvalsi dell’ausilio di laser a diodi.
Abbiamo considerato come risultato soddisfacente una pervietà coanale stabile di almeno 4 mm.