Una notizia di pochi giorni fa, riportata dal milano.corriere.it, parla del progetto di Milano per la mobilità green e del fatto che è stato molto apprezzato anche da Greta Thunberg. Si tratta di uno dei progetti più grandiosi d’Europa.
La giovane attivista svedese ha mostrato il suo consenso postando, sul suo profilo Twitter, la notizia del theguardian.com, sito Web di notizie e media britannico, che parla del “Piano Strade Aperte” presentato dalla regione Lombardia pensato per la Fase 2.
Greta Thunberg menzionando il quotidiano britannico ha twittato: “Milan is to introduce one of Europe’s most ambitious schemes reallocating street space from cars to cycling and walking, in response to the coronavirus crisis”.
Il cambiamento climatico è un tema molto sentito, in quest’ultimi anni se ne sta parlando tanto dati gli evidenti mutamenti che si stanno verificando in tutto il globo.
In questo periodo stiamo vivendo in stato di emergenza mondiale a causa della pandemia e la città di Milano non si è dimenticata dell’emergenza ambientale e ha pensato bene di occuparsi della mobilità sostenibile post-coronavirus.
Milano ha intenzione di ripartire a piedi e in bicicletta. Per questo progetto è previsto che le piste ciclabili siano prolungate di 35 km, arrivando così a 255 km e inoltre sono previsti nuovi parcheggi per le due ruote.
Non è un caso che questo nuovo piano sia stato pensato per Milano. Purtroppo si tratta di una delle città più inquinate d’Europa ed è il punto nevralgico dell’economia, per non parlare del fatto che la Lombardia è una delle regioni più colpite dal coronavirus.
Con la fine del lockdown, per la Fase 2, lo scopo è quello di ridurre l’uso dell’automobile ampliando le aree dedicate ai pedoni e alle biciclette.
Sono previsti dei cambiamenti anche per il trasporto sui mezzi pubblici. Il numero dei passeggeri, nelle ore di punta, diminuirà del 30%. Gli ingressi in metropolitana saranno sottoposti a controlli e inoltre sui pavimenti delle metro e dei tram saranno presenti dei cerchi per garantire il distanziamento e l’utilizzo di mascherine.
A causa della riduzione del trasporto pubblico di conseguenza le persone sono costrette a utilizzare la loro automobile. Perciò proprio in vista di questo hanno pensato alla mobilità sostenibile.
In Italia e nel resto del mondo da quando è iniziato il lockdown, a causa dell’emergenza coronavirus, le emissioni di CO2 sono diminuite, c’è sempre meno inquinamento, per quest’anno si pensa che scenderà del 5%.Primato mai raggiunto fino ad oggi.
Questo è sicuramente un aspetto positivo, però stando a quanto detto dagli esperti per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi in confronto ai livelli preindustriali le emissioni di CO2 dovrebbero diminuire del 6% per i prossimi dieci anni.
Da qui a 10 anni inevitabilmente cambieranno molte cose e quindi è difficile fare delle previsioni a lungo termine. Un fatto sicuro è che le emissioni di anidride carbonica si possono controllare. Ad esempio egli ultimi anni sono diminuite anche a causa dell’aumento del settore delle energie rinnovabili.
Se ogni posto del mondo che si trova nello stesso stato di Milano mettesse in atto un progetto come “Piano Strade Aperte”, diminuendo la circolazione di automobili e aumentando gli spazi dedicati ai pedoni e alle biciclette, sicuramente nel corso degli anni si noterebbe un notevole cambiamento a livello climatico.
Ci auguriamo che dopo la fine del lockdown la ripresa della nostra vita quotidiana riprenderà nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo.