Tra pochi giorni, il 4 maggio, l’Italia passerà alla fase 2 e questo sta a significare che ci saranno più persone esposte al contagio coronavirus.
Dato che è consigliato e in alcune parti è obbligatorio portare la mascherina quando si è in contatto con altre persone, in particolare in luoghi chiusi, sono in molti a chiedersi se ce ne sono abbastanza per tutti.
Per non parlare dei prezzi che sono davvero molto alti, non è giusto impiegare i nostri soldi in mascherine. Visto che è fondamentale indossarle per tutelare la nostra salute dovrebbe essere un nostro diritto usufruirne gratuitamente.
Non ci dimentichiamo che molte persone hanno dovuto sospendere la propria attività e altre rischiano di perdere il loro lavoro. Quei pochi soldi che uno possiede a malapena gli bastano per la spesa alimentare, che peraltro ha subito anche un incremento. Ora si deve pensare anche al modo di comprare le mascherine senza correre il rischio di rimanere senza soldi.
Che dire delle bollette, dell’affitto, dell’assicurazione della macchina? Non ci pensiamo a queste uscite?
È vero che il Governo ha varato misure a sostegno di famiglie e lavoratori, ma purtroppo non tutti riusciranno a usufruirne. Tra questi ci sono le persone che prima della pandemia lavoravano in nero. Sono “invisibili” alla società, non hanno nessun diritto anche se ogni mattina andavano a lavoro a svolgere il loro dovere per portare qualche soldo a casa.
Tornando alle mascherine girano notizie contrastanti, c’è chi afferma che le Regioni le hanno a sufficienza, altri invece, come i medici, dicono che non ce ne sono e oltretutto quando si trovano i prezzi sono molto alti. Inoltre voci fuori dal coro dicono Inoltre c’è anche chi dice che il governo dovrebbe consegnarle gratuitamente.
È stato stimato che con l’inizio della Fase 2 serviranno almeno 1 miliardo di mascherine al mese. Un numero esorbitante ma è più che normale dato che sicuramente ci saranno più persone che dovranno recarsi al lavoro e che quindi entreranno in contatto con altri.
Il Governo con il nuovo decreto amministrativo ha fissato il prezzo delle mascherine chirurgiche a 0,50 euro.
Nell’ultima conferenza stampa, del 26 aprile, il premier Conte ha dichiarato che: “Abbiamo sollecitato il commissario Arcuri affinché venga fissato il prezzo di mercato, si tratta di un prezzo equo che abbiamo posto a 0,50 centesimi di euro“.
Questo però ha messo in allarme sia i produttori che i fornitori che lamentano del fatto che 0,50 euro è troppo basso come prezzo e che devono arrivare almeno a 0,60 per rientrare nelle spese.
Purtroppo c’è chi ha approfittato dell’emergenza coronavirus speculando sui prezzi delle mascherine. Ad esempio le mascherine chirurgiche hanno raggiunto persino i 6 euro mentre le mascherine FFP2 i 20 euro.
Una notizia positiva c’è e consiste nel potere utilizzare le mascherine monouso, quelle lavabili e anche quelle auto-prodotte. L’importante è che siano realizzate con materiali adeguati e che siano a multistrato. Devono fornire un’adeguata protezione aderendo bene al viso coprendo bene il naso fino ad arrivare a coprire il mento e allo stesso tempo devono garantire respirabilità dell’aria.
Il Governo doveva prevedere che con l’inizio della Fase 2 e con il consequenziale allentamento del lockdown ci sarebbe stato più bisogno di mascherine. Quindi prima sarebbe stato più opportuno accertarsi se i dispositivi di protezione individuale ce ne sarebbero stati per tutti per garantire un’adeguata protezione. Se lo scopo è quello di tornare alla normalità e allo stesso tempo contenere i contagi da COVID-19 i DPI sono indispensabili.