Lockdown si o lockdown no? Stiamo ponendo questa domanda perché c’è chi afferma che il lockdown non ha senso.
Sarà così? Tra le diverse opinioni troviamo quella del virologo Giulio Tarro che recentemente ha rilasciato un’intervista sul giornale online tpi.it dove afferma appunto che non bisogna stare chiusi in casa ma: “ Noi dobbiamo usare le armi di questo paese, il sole e il mare, per aiutarci a guarire. Il virus per diffondersi ha bisogno di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide. Il mare e la spiaggia sono l’esatto contrario di questo microclima propizio”.
Riguardo ai vaccini dice che: “… Tutti a chiedersi quando arriveranno i vaccini, ma gli anticorpi dei guariti già ci sono! Bisogna usare il plasma dei guariti. Non c’è dubbio che senza troppa enfasi, il modello isreaeliano (tracciare il più possibili gli infetti, isolare gli anziani e far circolare il virus tra i più giovani) abbia prodotto ottimi risultati. … Il virus può essere controllato con le normali misure igieniche e con la diffusione degli anticorpi: la dimensione del contagio verrà abbattuta dal cambio di clima indotto dalla stagione estiva, anche al nord. Il fattore climatico è senza dubbio fortissimo nella diffusione di questa epidemia”.
Ha espresso la sua opinione anche sui tamponi: “… Da noi i contagiati reali sono molti di più di quello che non dicano i tamponi. Solo che non li monitoriamo, per via del modo in cui facciamo i tamponi. È un dato parziale: bisognerebbe parlare di numero di contagiati per tamponi effettuati”.
Gli è stata posta anche la domanda: “Quale è secondo lei la prima misura per fermare il contagio?”. Alla quale egli ha risposto così: “Lavarsi le mani. Indossare mascherine e guanti: quando sono venuti in Lombardia i cinesi sono rimasti stupiti che così pochi cittadini indossassero le mascherine. Si presta poca attenzione ai guanti. Ed è sbagliatissimo: il Coronavirus ha la sua porta di ingresso nella nostra bocca e nelle parti inferiori delle vie respiratorie.
… Quindi tenere le mani protette. Disinfettare la bocca con un collutorio ma anche con ingredienti naturali come il bergamotto e i chiodi di garofano.
… Vedo che in tutto il mondo – a partire dalla Cina – si provvede a igienizzare gli spazi pubblici. Da noi non si fa”.
Naturalmente la sua intervista ha suscitato delle polemiche ad esempio da parte di alcuni ricercatori impegnati a fronteggiare il coronavirus. A parlare è stato anche il virologo Roberto Burioni che ha scritto sul suo account Twitter che: “In momenti come questo l’informazione è importantissima e il servizio pubblico televisivo dovrebbe agire con la massima responsabilità”. In particolare si riferiva alla trasmissione “Porta a Porta” dove in una puntata era ospite Giulio Tarri.
Sul COVID-19 ne abbiamo sentito tante di notizie, pareri che sono tra loro discordanti. Non ci resta che attendere che arrivi il caldo per constatare se realmente il coronavirus si indebolirà, ma questo come abbiamo visto non basterà perché è importante che nel frattempo si agisca con le dovute precauzioni.
Comunque per chi non lo sapesse il professore Giulio Tarri non è proprio uno sprovveduto, è riconosciuto tra i più importanti virologi al mondo.
È stato allievo del medico e virologo Albert Bruce Sabin, che ha sviluppato il vaccino contro la poliomielite. Nel 2018, in America, è stato premiato come “miglior virologo dell’anno”. Inoltre per due volte è stato candidato al Nobel per la medicina.