Poche ore fa è stato annunciato in televisione che presto, alla fine di aprile, cominceranno a testare il vaccino, inizialmente su 500 volontari e dopo su 5 mila persone. Hanno terminato i test di laboratorio e a breve arriverà un primo lotto di vaccini che verrà impiegato per effettuare gli studi clinici sui pazienti volontari. Cominceranno a studiare gli effetti del vaccino su questi pazienti volontari.
Questa notizia è stata data da Giacomo Gorini, ricercatore e immunologo dell’Edward Jenner Institute di Oxford, alla trasmissione “A Che tempo che fa” su Rai 2.
Su questo vaccino ci sta lavorando l’Università di Oxford in collaborazione con Advent, un’azienda di Pomezia, che fa parte del gruppo Irbm. Il team di Oxford è diretto dalla professoressa Sarah Gilbert.
Giacomo Gorini ha dichiarato che: ”Abbiamo definito la fase di studio clinico e inizieremo la prossima settimana a testarlo sull’uomo dopo una breve fase sugli animali che ha dato i profili di sicurezza che ci aspettavamo. Adesso sono stati selezionati 510 volontari. Di questi un gruppo riceverà il vaccino e uno no” e i ricercatori verificheranno i comportanti di tutti nei confronti del Covid 19”.
Ha continuato dicendo che: “Poi continueremo su 5mila volontari, un numero che dovrebbe avere un buon potere statistico. I numeri potrebbero essere ulteriormente rivisitati”.
Sempre stando a quanto detto da Gorini: “Sono tutte persone residenti della zona, anche se di diversa nazionalità. L’età dei pazienti va dai 18 ai 55 anni, sono tutti in buona saluta e naturalmente nessuno di loro ha contratto il virus finora. Dopo questa prima fase di studi clinici, allargheremo il nostro campione sottoponendo al vaccino più di 5mila persone”.
Alla trasmissione, condotta da Fabio Fazio, c’era come ospite anche il professore Roberto Burioni, che è stato docente di Giacomo Gorini. Ha aggiunto che: “Se il vaccino verrà iniettato su 2.500 volontari sì e su 2.500 no, sarà una buona notizia se dopo due mesi nel primo gruppo non ci saranno positivi al virus e sul secondo sì”.
Finalmente è arrivata una buona notizia che aspettavamo da tanto tempo. Da quando è iniziata la pandemia non si è sentito parlare altro che della prima fase di sperimentazione dei vaccini e del tempo indefinito che dovevamo attendere per arrivare alla seconda fase di sperimentazione per poi giungere al vaccino definitivo.
È una corsa contro il tempo, purtroppo si sa che le ricerche devono essere sottoposte a diverse fasi di sperimentazione, per ottenere dei dati certi ci vuole del tempo.
La notizia di ieri invece ci fa sperare che presto verrà trovata la cura che contrasti il coronavirus.
Non ci resta che sperare che questa e altre sperimentazioni diano i risultati sperati.
Al momento in tutto il mondo ci sono diversi laboratori che stanno lavorando sui vaccini per debellare il COVID-19. Ma l’Università di Oxford insieme ad Advent sono a buon punto, si trovano nella fase più avanzata.
Naturalmente ancora non sono in grado di dire con certezza quando il vaccino sarà pronto. Prima devono constatare che tutti gli studi clinici diano risultati positivi. Gorini ha spiegato che: “… noi speriamo di completare gli ultimi test sui pazienti entro settembre. Questo è almeno l’obiettivo che ci siamo dati, anche se dovremo essere molti bravi per riuscirci. Poi servirà ancora del tempo per produrre il vaccino, dal momento che serviranno miliardi di dosi. Ma credo proprio che siamo sulla buona strada”.
Inoltre ha aggiunto che: “le misure adottate nella nostra provincia (si riferisce a Rimini) per contenere il virus stanno dando ottimi risultati, uno dei prossimi compiti sarà quello di analizzare e studiare a livello molecolare gli anticorpi sviluppati dai pazienti. Lo farò insieme ad alcuni colleghi, per capire la risposta del sistema immunitario”.