Il coronavirus non sta mettendo a rischio solo la nostra salute, ma sta gravando anche sulla condizione socio-economica delle famiglie di tutto il mondo.
In particolare in questo articolo parleremo dell’Italia. La Caritas, l’organismo pastorale della CEI per la promozione della carità, recentemente ha lanciato l’allarme: “Speriamo di non dover passare dalla pandemia alla carestia”.
Questa preoccupazione è nata dal fatto che il numero delle famiglie italiane che ricorrono al sostegno degli empori solidali organizzati dalla diocesi è aumentato.
Molte famiglie sono in difficoltà a causa della carenza del lavoro o persino dell’assenza di lavoro. La mancanza del sostentamento economico ha alzato il tasso di povertà.
Non tutti possono fare affidamento sui risparmi economici.
Chi prima riusciva a sostenersi solo tramite il proprio lavoro e poi a causa della pandemia non ha più un’occupazione ha reso queste persone vulnerabili e in stato di necessità tanto da trovarsi costretti a chiedere aiuto per affrontare questo duro periodo.
La crisi finanziaria ha colpito quasi tutti, uomini e donne di ogni età, purtroppo anche i bambini sono coinvolti indirettamente. In quest’ultimo periodo ad esempio si è parlato molto di lezioni online e della comodità di poterle seguire online da casa. Spesso si da per scontato che tutti possono farlo tranquillamente, che è semplice, basta una connessione internet e un computer. Purtroppo spesso non si pensa che ci sono anche studenti bisognosi che non hanno possibilità economiche e quindi per le loro famiglie è impossibile comprare ad esempio un tablet o un computer o pagare la connessione internet.
Per fortuna il volontariato non si è fermato, non ha voltato le spalle ai più bisognosi. Anche in situazioni come quella che stiamo vivendo in questo periodo, ci sono persone e istituzioni che continuano a pensare agli altri.
Ad esempio il Comune di Roma ha consegnato alcuni tablet a tutti i ragazzi bisognosi, in modo tale da potere seguire le lezioni online. Anche se si tratta di un prestito ha permesso a questi ragazzi di proseguire la scuola e di non rimanere indietro con le lezioni.
Grazie alla Caritas le famiglie in difficoltà economica gli viene garantito sostegno e beni di prima necessità.
Hanno constatato che è aumentato il numero delle persone che hanno bisogno di sostegno. Si è verificata una crescita delle richieste di aiuto in confronto alle settimane precedenti l’emergenza COVID-19.
I volontari non hanno mai smesso di occuparsi degli altri, neanche adesso che possono rischiare di contrarre il coronavirus.
C’è chi si occupa delle consegne a domicilio di beni di prima necessità in particolare alle persone non autosufficienti.
Per chi invece ha la possibilità di muoversi può recarsi nei locali del Centro Distribuzione Caritas.
Inoltre hanno notato che in questo momento le persone oltre ad avere bisogno di beni alimentari necessitano anche di un sostegno psicologico. Questi aiuti sono fondamentali per chi improvvisamente si è trovato senza lavoro e quindi non è stato più in grado di sostenere se stesso e la propria famiglia. Inoltre non sapendo quanto ancora durerà questa pandemia e quando tutto tornerà alla normalità si è scaturito nelle persone uno stato di ansia e paure. Non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto, le strutture e i volontari ci sono e si battono ogni giorno proprio per chi ha delle difficoltà.