Mascherine, Igienizzanti e Consigli utili anti COVID-19 (coronavirus)

Aprile 25, 2020

In che modo il Covid-19 ha influenzato il genere femminile

La salute delle donne durante il coronavirus

Quest’anno, il giorno 22 aprile, è la ricorrenza, come da ormai 5 anni, della Giornata Nazionale della salute della donna, istituita con lo scopo di attirare l’attenzione su alcuni argomenti riguardanti la salute delle donne sia dal punto di vista scientifico che sociale.

Per tale ricorrenza, che cade ai tempi dell’emergenza Covid19, il Ministero propone una serie di dati in riferimento alle differenze di contagi e mortalità in donne e uomini, alle conseguenze negative che lo sviluppo del nuovo coronavirus ha sulla depressione, l’allattamento, l’assistenza nel percorso delle nascite e sulla violenza sulle donne. Allo stesso modo, questa istituzione offre altresì una lista di App e numeri utili da contattare, in caso si volessero approfondire i temi sopracitati.

Le differenze di genere ai tempi del nuovo coronavirus

Tramite studi scientifici è risultato che gli estrogeni che hanno il compito di attivare l’enzima che protegge i polmoni da infiammazioni ed infezioni in età fertile hanno un ruolo protettivo

Nel documento “Differenze di genere in COVID-19: possibili meccanismi”, difatti, l’Istituto Superiore di Sanità ha affermato che sono diversi gli effetti dell’infezione da SARS-COV-2 su uomini e donne, sia per quanto concerne i contagi che la mortalità. Infatti, nelle donne che si trovano in età fertile, gli estrogeni hanno il compito di intensificare l’azione del recettore ACE2, comportando la sua efficacia di protezione polmonare anche in seguito all’avvenuta infezione. Invece, gli ormoni androgeni negli uomini assumono un ruolo contrario per ciò che concerne l’influenza dell’espressione degli enzimi cellulari interessati nelle fasi successive all’infezione, in quanto favoriscono l’infezione stessa.

In seguito, alcuni dati interessanti:

Secondo quanto evidenziato dal Rapporto ISS Covid-19, al 16 aprile 2020, le donne risultano essere meno colpite dal virus rispetto agli uomini nelle fasce d’età 0-20 e 60-80 anni. Nella fascia d’età maggiore a 90 anni invece il numero di soggetti di sesso femminile è superiore di quasi tre volte rispetto a quelli di sesso maschile, dovuto facilmente alla struttura demografica della popolazione.

Ogni 2 uomini muore una donna, per qualsiasi fascia d’età: le donne costituiscono infatti il 35% delle vittime. In Cina, il tasso di mortalità per gli uomini risulta il 4,7%, mentre per le donne il 2,8%. Inoltre, le donne che sono decedute a causa dell’infezione da coronavirus avevano un’età maggiore rispetto agli uomini (in media 83 anni per le donne, 79 per gli uomini).

Tra i casi di infezione da Covid19 riscontrati negli operatori sanitari, vi sono 16991 operatori contagiati, che costituiscono il 10,7% dei casi totali individuati. Di essi, di sesso maschile è il 32%. Le categorie maggiormente lese sono ostetrici ed infermieri (43,2%), medici ospedalieri (19%) ed operatori socio sanitari, che sono il 9,9%. La mortalità tra di essi però è più bassa rispetto a quella totale, poiché più testati rispetto alla popolazione.

La violenza sulle donne ai tempi del coronavirus

Esso costituisce un problema di pubblica sanità in quanto alle conseguenze negative che ha sui sistemi di sanità ed assistenza. Secondo i dati dell’ISTAT, il 31,5% di donne in Italia ha subito violenze, siano esse fisiche o sessuali. Tra esse, la maggior parte delle violenze sono state commesse da parenti, partner o amici. Ulteriori dati confermano che quasi il 50% di violenze, infatti, sono esercitate da un partner.

Per questo motivo, per contrastare un problema di tale gravità, il sistema sanitario italiano offre una serie di servizi che operano in tutta Italia, sia di tipo ospedaliero che ambulatoriale, sia socio-sanitario che assistenziale, per fornire alle donne un sistema di intervento quanto più tempestivo ed integrato possibile.

È stata avviata anche, all’interno dei Pronto Soccorsi, la formazione per operatori sanitari circa la prevenzione, la cura e l’assistenza a donne vittime di violenze. Questo perché all’interno di essi è possibile individuare e prendere in carico il maggior numero di casi. Ai centri antiviolenza sono arrivate 1200 richieste di aiuto in più rispetto a prima dell’emergenza Covid19.

Ecco di seguito alcuni numeri utili a cui rivolgersi e il nome di alcune App:

  • 1522: il numero rosa, antiviolenza e anti stalking attivo 24/24.
  • Centri antiviolenza, la cui ubicazione è indicata sul sito del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
  • Consultori familiari, la cui mappa è possibile trovare sul sito del Ministero della Salute.
  • L’app 1522, per IOS e Android, che permette di iniziare delle chat con le operatrici.
  • Youpol”, app ideata dalla Polizia di Stato inizialmente per riportare episodi di bullismo e spaccio, ora estesa anche a violenze domestiche.

La depressione ai tempi del Covid19

In questa situazione di emergenza mondiale sono in aumento anche i casi di panico, ansia, depressione e malessere psicologico, dovuti a diversi fattori come ad esempio la paura della nuova situazione potenzialmente dannosa per la salute dei familiari, la necessità di una condizione di isolamento sociale e la difficoltà di adattarsi a tali situazioni per un tempo ancora de definire.

Rispetto a soggetti di sesso maschile, le donne risultano essere colpite il doppio. Essa inizia già in età adolescenziale, e secondo le affermazioni da parte delle donne, vi sono in media 6,6 giorni in un mese vissuti in cattiva salute per motivi psicologici e fisici. Gli uomini ne individuano solo 3,6.

Inoltre, tra il 7% ed il 12% delle neomamme sono colpite dalla depressione post-partum. Per quanto concerne i disturbi derivati dall’ansia, secondo uno studio cinese effettuato su 1000 operatori sanitari a Wuhan, vi sono maggiori casi tra le donne, provocato sia dal distanziamento sociale dai propri familiari che dalla stigmatizzazione sociale dovuta al loro lavoro. In entrambi i casi è fondamentale attivare un insieme di organizzazioni in grado di offrire supporto alle categorie che si vedono più a rischio.

L’influenza del Covid19 sull’allattamento e sulla gestione delle nascite

Riguardo l’allattamento, nel latte materno non sono state trovate tracce di virus. Di conseguenza, qualora la madre sia d’accordo e le sue condizioni cliniche lo permettano, l’allattamento può avvenire liberamente direttamente al seno o con il latte materno spremuto. Per limitare però il rischio di trasmissione al bambino è fondamentale lavarsi le mani, usare la mascherina e rispettare le norme igieniche imposte dal ministero della salute.

I percorsi nascita in ogni fase (preconcezionale, gravidanza, parto e allattamento), invece, sono tutelati dal sistema sanitario nazionale. In particolar modo, maggiore attenzione viene posta sul mantenimento della sicurezza della neomamma e del bambino. Le disposizioni attualmente in atto suggeriscono di:

  • rimandare i controlli differibili per ridurre i contatti con fonti di contagio nel Pronto soccorso;
  • dedicare un’area pre-triage con personale formato e luogo di isolamento;
  • creare percorsi dedicati per donne che hanno contratto il virus;
  • gestire i possibili casi nella struttura alla quale si è rivolta la donna incinta;

Iniziative inedite del Ministero

Per la giornata della salute della donna, il ministero ha proposto le seguenti iniziative:

  • l’istituzione, in collaborazione con FISM (Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane) e AIDM (Associazione Italiana Donne Medico), del numero verde 800189441, tramite cui 100 dottoresse si dedicheranno a rispondere alle domande delle donne.
  • la pubblicazione di temi relativi alla salute delle donne sul sito del Ministero della Salute
  • la diffusione e condivisione di pagine di approfondimento e video-testimonianze di donne che lottano contro il nuovo coronavirus.
  • Numeri e App da contattare sugli argomenti riguardanti la salute delle donne

Ricapitoliamo dunque una serie di numeri e app con i quali è impossibile interagire:

  • 800189441, numero verde;
  • 1500, numero verde per contattare operatori sanitari e personale informato;
  • 1522, numero rosa antiviolenza e antistalking;
  • 800861061, attivo dall1 10 alle 18, numero verde TVA e IST;
  • App 1522;
  • App “Youpol”.
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