Mascherine, Igienizzanti e Consigli utili anti COVID-19 (coronavirus)

Aprile 20, 2020

Coronavirus: Come funziona per i Viaggi e il ritorno in Italia?

Viaggi e ritorno in Italia durante l’emergenza del Coronavirus.

Ecco le raccomandazioni per i viaggiatori

Seguendo le disposizioni emanate in vigore attualmente, in tutto il territorio italiano sono permessi in via esclusiva gli spostamenti che abbiano motivazioni valide, come motivi di necessità (cioè per motivi di salute), o per esigenze di lavoro. È vietato ad ogni modo a tutte le persone fisiche il trasferimento o lo spostamento, sia tramite mezzi privati che pubblici, in un altro comune che non sia quello in cui ci si trovi al momento, eccetto casi di comprovate esigenze lavorative, di urgenza assoluta (per motivi di salute), così come vietato è qualsiasi tipo di movimento verso abitazioni diverse dall’abitazione principale incluse le seconde case usate per villeggiatura.

Le sopracitate disposizioni sono in atto altresì in materia di ingresso in Italia. Qualora si avesse bisogno di ulteriori informazioni, i seguenti siti sono consultabili:

  • www.viaggiaresicuri.it
  • FAQ sul Decreto #iorestoacasa sul sito del governo, in particolar modo nella sezione Trasporti

Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivolte ai Paesi

L’OMS esorta tutti i Paesi, tramite adatte procedure di gestione e di contenimento nonché l’accurata individuazione dei contatti con lo scopo di prevenire l’ulteriore diffusione, ad intensificare le misure preventive, l’individuazione anticipata dei casi di coronavirus, l’attiva sorveglianza e l’isolamento dei casi identificati.

Tutti i Paesi sono inoltre invitati a perseverare nel miglioramento della preparazione per le emergenze sanitarie in linea con il Regolamento sanitario internazionale del 2005 e allo stesso tempo a condividere e diffondere informazioni sui casi riscontrati e sulle misure che sono state implementate o che si ha intenzione di implementare al riguardo.

Dove si stanno verificando ora i casi di COVID-19?

Il giorno 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan in Cina ha indicato all’OMS un insieme di casi di polmonite aventi eziologia ignota proprio nella città di Wuhan, nella provincia cinese dello Hubei.

Il giorno 9 gennaio 2020, il Centro cinese per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) ha comunicato l’avvenuta identificazione di un nuovo coronavirus, il quale al principio veniva denominato 2019-nCoV e successivamente individuato come SARS-CoV-2. Il suddetto coronavirus è stato considerato come agente causale, pertanto, in seguito, la sua sequenza genomica è stata resa pubblica.

Il 30 gennaio, successivamente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicamente affermato che tale epidemia è un’emergenza internazionale di salute pubblica, per poi in data 11 marzo 2020 dichiarare che la COVID-19 può essere definita una pandemia globale.

Questa situazione epidemiologica evolve continuamente e l’Organizzazione Mondiale della Sanità a cadenza giornaliera pubblica aggiornamenti epidemiologici.

Link ed informazioni utili al riguardo possono essere trovati nella pagine Situazione nel mondo e Situazione in Italia.

L’introduzione di dispositivi di monitoraggio per il coronavirus a livello nazionale

A livello nazionale, in Italia è stata attivata una determinata sorveglianza per tale virus. Il Ministero monitora con costanza la situazione. Tale organo è naturalmente a stretto ed in continuo contatto con l’OMS, l’ECDC, e la Commissione Europea. Qualsiasi nuovo aggiornamento viene tempestivamente pubblicato nel portale www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.

In particolar modo, in seguito alla dichiarazione da parte dell’OMS il 31 gennaio 2020 di “Emergenza internazionale di salute pubblica”, il Consiglio dei Ministri ha confermato lo stato di emergenza conseguentemente al rischio sanitario legato all’infezione da Coronavirus.

L’avviamento di specifiche misure sanitarie nelle prime fasi dell’epidemia in Italia

In seguito alla notifica da parte della Cina dell’esistenza del nuovo coronavirus e quindi dell’epidemia, l’Italia ha tempestivamente raccomandato di posticipare i voli non necessari per Wuhan e, in seguito, dopo l’estendersi dell’epidemia, verso l’intera Cina.

Da parte sua, la Repubblica Popolare Cinese ha cancellato tutti i voli provenienti da Wuhan.

Il giorno 30 gennaio, inoltre, Il Ministro della Salute, tramite una propria ordinanza, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Cina, comprese le Regioni Amministrative Speciali di Macao ed Hong Kong. Tale provvedimento viene altresì applicato a Taiwan.

Una nuova procedura di emergenza verrà attuata qualora fosse presente un sospetto caso di nuovo Coronavirus individuato tramite sintomi clinici ed informazioni epidemiologiche, a bordo di un volo di qualsiasi provenienza. Questo modus operandi prevede il trasferimento del paziente in isolamento ad una struttura ospedaliera indicata così come la tracciatura degli stretti contatti del paziente.

Le misure previste per gli ingressi in Italia

Chiunque manifesti l’intenzione di effettuare un ingresso in Italia attraverso trasporti di linea aereo, lacuale, marittimo, ferroviario o terrestre o tramite mezzo privato, ai fini dell’accesso al servizio ha l’obbligo di consegnare al vettore al momento dell’imbarco una dichiarazione che abbia una dettagliata e chiara indicazione. Essa ha lo scopo di consentire e facilitare, rendere quindi semplici ed efficaci i controlli e le verifiche da parte dei vettori o armatori dei seguenti dati:

  • motivazioni del viaggio;
  • il mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere la destinazione;
  • completo indirizzo dell’abitazione o della dimora in Italia presso la quale verrà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciari;
  • recapito telefonico, anche mobile, sul quale è possibile ricevere ogni tipo di comunicazione durante tutto il periodo di sorveglianza sanitaria ed eventuale isolamento fiduciario.

Anche nel caso in cui fossero asintomatiche, le persone che fanno ingresso in Italia hanno l’obbligo di riferirlo tempestivamente al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Inoltre, verranno sottoposte alla sorveglianza sanitaria nonché all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni. La condizione di isolamento sarà svolta presso l’abitazione o la dimora che viene indicata e comunicata all’atto dell’imbarco.

Nel caso in cui sintomi COVID-19 dovessero manifestarsi, i cittadini sono obbligati a segnalare immediatamente all’Autorità sanitaria la situazione attraverso numeri telefonici appositamente dedicati.

Gli obblighi per i vettori e gli armatori:

Il compito dei vettori e degli armatori è quello di acquisire e verificare attentamente nel momento precedente all’imbarco la documentazione richiesta ai viaggiatori, procedendo inoltre alla misurazione della temperatura di ogni passeggero. Essi possiedono anche l’autorità di impedire l’imbarco nel caso in cui essi dovessero presentare sintomi tra cui uno stato febbrile, e nel caso in cui la documentazione richiesta per l’imbarco non dovesse risultare completa.

Inoltre, essi sono tenuti ad adottare le misure organizzative volte a garantire in qualsiasi momento del viaggio una distanza interpersonale che sia di almeno un metro tra i passeggeri trasportati. Allo stesso modo, si deve provvedere a promuovere l’uso da parte sia dell’equipaggio che dei passeggeri di strumenti di protezione individuali, accompagnandoli da una contestuale indicazione delle situazioni in cui è possibile temporaneamente rimuovere tali mezzi. Al momento dell’imbarco, inoltre, Il vettore aereo deve fornire ai passeggeri che ne risultino sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale.

Le sopracitate disposizioni non vengono applicate a persone appartenenti alle seguenti categorie:

  • equipaggio dei mezzi di trasporto;
  • lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale che abbiano comprovate motivazioni lavorative e per il successivo rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
  • personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitarie, compreso l’esercizio temporaneo;
  • personale viaggiante appartenente ad imprese con sede legale in Italia.

Qualora si desiderasse approfondire, si può liberamente esaminare il link che segue:

  • Focus Ministero degli Esteri: Cittadini Italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia.
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