Tra le diverse aziende unite nella lotta contro il coronavirus c’è anche la Microsoft che ha donato alla sanità italiana il proprio Healthcare Bot.
Alcune strutture sanitarie italiane stanno usufruendo di nuove tecnologie come supporto per la gestione delle crisi e per praticare la telemedicina e inoltre sono fornite di assistenti virtuali che sono in grado di effettuare in modo più efficace un’autovalutazione dei sintomi alle persone che sospettano di aver contratto il coronavirus.
Il tutto è stato offerto gratuitamente dalla Microsoft per aiutare le strutture sanitarie ad affrontare l’emergenza COVID-19.
Questo progetto è stato messo in atto grazie anche a Inail che ha accettato di collaborare con la Microsoft per rendere possibile ed efficiente l’autovalutazione dei sintomi del coronavirus tramite l’assistente digitale che può essere consultato accedendo direttamente ai portali delle strutture sanitarie.
Grazie a Healthcare Bot gli utenti online hanno a disposizione un canale informativo che può offrire ad esempio indicazioni su come comportarsi in caso di sospetto coronavirus. Questo ha permesso alle strutture sanitarie di impiegare le risorse interne nelle priorità del momento.
Inoltre in questo modo le strutture sanitarie hanno la possibilità di raccogliere diversi dati statici da utilizzare per scopi epidemiologici garantendo che il trattamento dei dati personali degli utenti si svolga nel pieno rispetto delle normative sulla privacy.
Il Chatbot si basa sulla piattaforma cloud pubblica di Microsoft, Azure, insieme all’Intelligenza Artificiale sempre di Microsoft.
Questo una volta arricchito di informazioni è in grado di rispondere in modo interattivo alle domande degli utenti con lo scopo di aiutarli a comprendere le azioni da applicare. Uno dei vantaggi è che può essere personalizzato con i dati che riguardano quella specifica struttura sanitaria. In questo modo il Chatbot è capace di rispondere in modo più accurato agli utenti online.
Tra le strutture sanitarie che hanno aderito a questo progetto ci sono l’istituto Lazzaro Spallanzani,
l’Asl Napoli 3 Sud e l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata che senza il Cloud Computing e l’intelligenza Artificiale di Microsoft non sarebbero stati in grado ad esempio di offrire strumenti di sorveglianza efficaci.